In montagna con i cani: come fare?

Andare in montagna con i cani è un’esperienza meravigliosa ma servono giuste precauzioni. In questo articolo ti spieghiamo come fare.

Ogni volta che viviamo un’esperienza che ci entusiasma, vorremmo accanto anche il nostro cane e andare in montagna è un’attività che piace moltissimo ai nostri amici a quattrozampe.

Ci sono però una serie di accorgimenti che devono essere presi per far star bene il nostro animale, perché anche per lui l’esperienza sia veramente gratificante e non vada incontro a dei rischi.

Ci sono tre cose alle quali devi fare particolare attenzione:

  • il sole;
  • la scorta d’acqua;
  • i parassiti.

 

Di seguito vediamo punto per punto come accudire al meglio il cane.

Occhio al sole

La prima cosa a cui dovresti fare attenzione in montagna con i cani è il sole. Anche se a quote più alte l’aria è fresca, i raggi solari arrivano comunque in modo diretto e violento, soprattutto in piena estate.

Il peggiore pericolo dato dal sole è il colpo di calore, che per i cani è rischioso come per noi umani. Attenzione soprattutto se il tuo cane è brachicefalo, ossia appartiene a una razza che ha come caratteristica il muso corto e la testa larga, come ad esempio il pechinese, il bulldog e il boxer.

Altre caratteristiche che in montagna con i cani predispongono al colpo di calore sono l’obesità o problemi cardiaci nell’animale.

In montagna con i cani, quando la giornata è assolata bisogna fare attenzione:

  • alle zampe;
  • agli occhi;
  • alla pelle.

 

Sentieri sterrati ed esposti, soprattutto nelle ore più calde, possono diventare roventi e bruciare le zampe del povero pet, ancor di più se si ha a che fare con terreni sassosi che possono scottare i suoi polpastrelli.

Per evitare rischi si possono usare delle precauzioni, come spalmare delle creme protettive sui polpastrelli o far indossare al cane delle scarpette protettive. 

Quando andiamo in montagna con i cani dobbiamo prestare attenzione anche ai loro occhi: se il riverbero è elevato c’è il serio rischio che possano rimanere abbagliati. Meglio evitare passeggiate al cane se la giornata è molto assolata e si intende percorrere tratti con specchi d’acqua o innevati. In alternativa, si può dotare l’animale di occhiali protettivi per cani.

Nonostante siano protetti da una fitta coltre di pelo, anche i cani possono scottarsi con il troppo sole, proprio come noi umani. Se le passeggiate in montagna avvengono in zone assolate, in alta quota e in piena estate è buona cosa dotarsi di una crema solare protettiva per evitare danni alla cute. 

Nonostante esistano varie soluzioni per proteggere i cani dal sole, la cosa migliore è sempre quella di evitare le ore più calde perché il colpo di calore è sempre in agguato.

Ricorda l'acqua

Per evitare malesseri al cane, ricorda l’acqua.

Porta sempre con te una buona scorta di acqua fresca anche per il tuo animale. 

L’acqua non servirà solo per farlo bere ma anche per rinfrescarlo all’occorrenza, nel caso il caldo si faccia particolarmente sentire.

Non bisogna dimenticare che i cani non sudano come noi umani. La traspirazione, infatti, non avviene attraverso tutta la superficie corporea ma solo con alcune parti: la lingua e i cuscinetti delle zampe.

La termoregolazione è dunque più difficoltosa e avviene principalmente tramite la lingua.

Durante la passeggiata, il cane avrà più volte necessità di bere e non sempre saranno a disposizione torrenti di acqua fresca o fontane. Il consiglio migliore è di portare con sé una borraccia apposita per l’amico a quattro zampe, insieme con una ciotola dove versarla.

In commercio esistono anche pratiche borracce con ciotola integrata.

L’acqua va sempre portata per sicurezza, a mano che non si conosca il percorso e si ha la certezza di trovare torrenti o laghetti dove il cane si può tranquillamente abbeverare o refrigerare.

Attenzione, invece, agli abbeveratoi e alle fontane dei rifugi dove è presente l’indicazione “acqua non potabile”: queste fonti potrebbero, infatti, essere state contaminate dalle mandrie in alpeggio e presentare una carica batterica pericolosa per gli umani, ma anche per i cani.

Portare con sé l’acqua per refrigerare il cane è importante anche per evitare che si getti nella prima pozza d’acqua che vede. Bisogna prevedere questo comportamento per vari motivi:

  • il cane potrebbe gettarsi anche in pozzanghere di fango o letame;
  • l’acqua di torrenti o laghetti potrebbe essere troppo fredda;
  • il nostro amico potrebbe gettarsi in torrenti con correnti troppo forti o in laghi con alghe che si possono agganciare alle sue zampe;
  • potrebbe buttarsi in bacini con sponde da cui è poi difficile risalire.

 

Per ovviare a questi problemi è sempre meglio agganciare il guinzaglio in prossimità di laghi o torrenti.

L'antiparassitario

L’antiparassitario è una precauzione che va presa tutto l’anno, non solo nei mesi estivi: a maggior ragione se si va in montagna con i cani.

La vegetazione d’alta quota è molto ricca di parassiti di tutti i tipi: zecche, pulci, zanzare.

Le zone più rischiose sono quelle dove si trova dell’acqua stagnante, dove cresce erba bassa, i campi incolti o il sottobosco. 

Periodi particolarmente a rischio sono i mesi di tardo autunno che regalano sempre di più giornate miti e assolate, ma non c’è una stagione in cui l’antiparassitario è superfluo se si frequentano posti a rischio. 

Puoi scegliere tra le tante tipologie di prodotti, a seconda delle esigenze dell'animale e della praticità d'uso: i più consigliati sono senz'altro gli antiparassitari spot-on e i collari antiparassitari.

Oltre all’antiparassitario è bene che il cane sia vaccinato contro le principali malattie trasmesse dai parassiti

Una patologia a cui fare attenzione in montagna con i cani è la leishmaniosi, malattia infettiva trasmessa da un moscerino, il flebotomo. Per evitare che il cane venga punto da questo parassita, si possono usare anche collari pipette spot-on a base di fipronil o permetrina: gli antiparassitari, infatti, agiscono in sinergia con il vaccino per evitare al cane di ammalarsi.

Un altro parassita a cui fare attenzione in montagna con i cani è la filaria cardiopolmonare che, trasmessa attraverso il morso delle zanzare, si attacca ai vasi sanguigni e alle pareti cardiache causando scompensi respiratori.

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