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BOIRON SRL

Silicea 6ch Granuli

Codice Ministeriale: 800160525
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800160525
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Silicea è un rimedio omeopatico derivato dalla silice, nota anche come biossido di silicio. Si tratta di uno dei farmaci omeopatici più utilizzati in quanto “ricostituente” da assumere in piccole dosi.

LA SILICE IN NATURA

La silice è il biossido di silicio la cui formula chimica è SiO2. Il composto ha dato il nome all’elemento silicio (dal latino silex), che in natura non esiste allo stato libero, ma solo allo stato combinato come silice o come silicato.
La silice, dopo l’ossigeno, è il costituente più abbondante della crosta terrestre, in cui è presente nella percentuale del 26% circa in peso. Il suo stato fisico più comune rinvenibile in natura è quello solido cristallino di minerali come il quarzo ed anche come costituente principale di diverse rocce sedimentarie tra cui la sabbia.
A temperatura ambiente è un solido poco solubile in acqua e di durezza piuttosto elevata.
La silice, inoltre, è di grande importanza per moltissimi animali e piante in quanto è fondamentale per lo sviluppo delle strutture scheletriche: senza silice i boschi sarebbero come prati falciati, sia erbe sia conifere non avrebbero la forza di rimanere erette.

SILICE: UTILIZZI NELLA STORIA

La silice è pressoché l’unico costituente della selce, materiale di base delle tecnologie preistoriche di lavorazione della pietra, nonché un componente essenziale nella costruzione degli acciarini, strumenti medievali per l’accensione di fuochi ed armi da fuoco. Sempre nel Medioevo, nei lapidari (opere che si occupano delle pietre e delle loro molteplici qualità) la silice appuntita è chiamata “pietra del tuono”, perché si credeva che fosse la punta di un fulmine caduto a terra. Siccome si riteneva che un fulmine non cadesse mai due volte sullo stesso punto, le pietre del tuono venivano ricercate e appese al collo delle persone per proteggerle dai fulmini, oppure murate sui tetti delle case affinché le saette si dirigessero altrove.
La silice è, inoltre, la materia prima per la produzione di silicio elementare, la cui natura di semiconduttore ne favorisce l’utilizzo nel campo dell’ingegneria elettronica, nella costruzione di circuiti integrati, transistor e altri componenti elettronici.  Viene, inoltre, impiegata dall’industria del vetro in quanto assorbe enormi quantità di quarzo, specialmente sotto forma di sabbia, dalla cui purezza dipendono le caratteristiche dei vetri prodotti e nella produzione della ceramica, della porcellana, degli smalti e del cemento.
Infine una piccola curiosità: la silice è presente anche nei dentifrici sotto il nome latino di “Hydrated silica“, come agente abrasivo della superficie dei denti.

SILICEA: RIMEDIO OMEOPATICO

Il rimedio omeopatico Silicea si ottiene dalla triturazione con lattosio della silice pura precipitata e dalle successive diluizioni-dinamizzazioni in soluzione idroalcolica.

Silicea è un rimedio costituzionale indicato prevalentemente nei casi cronici, ed in particolare nei bambini, negli anziani, nelle donne, nei soggetti freddolosi, astenici, con tendenza ai processi suppurativi cronici, piuttosto pignoli, ostinati ed insicuri.

Il rimedio omeopatico Silicea, in genere, viene impiegato nei seguenti casi:

  • astenia, debolezza, denutrizione, dimagrimento, anche nei bambini
  • bronchite, sinusite, rinofaringite
  • timidezza ed emotività eccessive
  • problemi ossei, fratture, fragilità, difficoltà di assorbimento del calcio, carie, osteoporosi, unghie deboli e con macchie bianche
  • orzaioli, brufoli, acne
  • sonno disturbato, sonnambulismo, incubi

SILICEA: UNGHIE E CAPELLI

Sono molti i fattori che possono determinare la caduta dei capelli, dalla stagionalità a cause più serie. Anche in questo caso si può ricorrere all’Omeopatia, Silicea, infatti, è anche particolarmente efficace nel combattere la fragilità di unghie e capelli.
Capita di frequente che il problema delle unghie e dei capelli fragili si manifesti in individui astenici e stanchi, in questi casi la Silicea rappresenta un’ottima soluzione.

SILICEA: TIPO OMEOPATICO

La silice dona durezza, rigidità alle cellule che altrimenti sarebbero molli. Proprio come succede al guscio delle uova; la sua consistenza solida, infatti, deriva dal fatto che le galline beccando assumono anche granuli di sabbia (silice) e questa si deposita sulla cellula come guscio (Kervran, biologo francese). La silice, dunque, conferisce grinta al fisico e al morale. Come l’uovo, le cellule umane senza silice sono prive di tono e gli apparati fatti con tali cellule non assolvono perfettamente alle loro funzioni.

Non è un caso quindi che questo rimedio sia indicato per il seguente biotipo: il tipo Silicea(che più usualmente è di sesso femminile, ma può essere anche maschile) ha una costituzione esile, minuta e sottile, proprio come i granelli di sabbia. È longilineo, pallido, magro, con scarsa muscolatura e debole capacità respiratoria; può presentare segni di demineralizzazione come le unghie fragili e ricoperte da macchie bianche. La sua costituzione è quindi prevalentemente fosforica.

Il tipo costituzionale Silicea è:

  • perennemente stanco, sia fisicamente che cerebralmente: ancor prima di iniziare la giornata ha già esaurito le sue forze, ha grosse difficoltà di concentrazione, si sente stressato;
  • sfiduciato (probabilmente Silicea è il più sfiduciato di tutta la Materia Medica): ripone poca fiducia in sé stesso e negli altri
  • insicuro e indifeso: teme che chiunque possa essere nei suoi confronti offensivo, aggressivo e pericoloso. Di conseguenza rivela una vera e propria fobia degli oggetti appuntiti (aghi, spilli, forbici, coltelli, ecc.)
  • molto nervoso: facilmente irritabile, ipersensibile (ai rumori, agli odori, alle luci), si eccita per nulla.
  • molto freddoloso: sente sempre freddo, spesso è scosso da brividi anche durante l’esercizio fisico, ha piedi e mani gelidi. Le donne avvertono ancora più freddo nel periodo mestruale.

Il suo temperamento è quindi in prevalenza nervoso, accompagnato però da diverse connotazioni tipiche del linfatico, nel senso che all’impetuosità del biotipo nervoso segue la stanchezza del linfatico.

Ma il sintomo chiave del soggetto Silicea è la spiccata tendenza alla suppurazione, tanto che ogni minima ferita o lesione o piaga (cutanea, di mucosa o ossea) tende ad infettarsi formando pus. Silicea è il rimedio dei processi di suppurazione cronica, ovvero quelli che si trascinano a lungo ostacolando la cicatrizzazione.

I sintomi di questo soggetto peggiorano con il freddo umido, con le correnti d’aria, d’inverno, durante le mestruazioni, di sera e di notte, durante l’attività fisica, a seguito di vaccinazioni. Migliorano, invece, con il caldo e le applicazioni calde, con la testa coperta, d’estate.

Modalità d’uso o Posologia

Come si assumono i granuli di Silicea 

Tradizionalmente in omeopatia si differenzia l’assunzione dei rimedi omeopatici in base ai disturbi. Come linea generale si differenzia se sono utilizzati per problemi cronici o per problemi acuti.

In fase cronica solitamente si consiglia di assumere 5 granuli per volta per 3 volte al giorno, sempre lontano dai pasti se possibile o almeno ad un quarto d’ora di distanza dal pasto. In caso di patologia acuta solitamente si assumono più volte durante la giornata a distanza ravvicinata, solitamente si può arrivare ad assumere 2 o 3 granuli ogni ora o ogni due ore.

Ti ricordiamo che è sempre opportuno sentire un parere medico circa l’utilizzo e l’effettiva necessità dei granuli Cemon.

Consigli per l’assunzione corretta dei granuli Cemon

I granuli Cemon sono contenuti in tubi di plastica e vetro internamente e sono adatti all’erogazione senza necessità di toccare i granuli con le dita, per motivi igienici. E’ sufficiente ruotare il tubo per far scendere uno per volta i granuli nel tappo. Una volta fatti fuoriuscire i granuli desiderati nel tappo si possono assumere sotto la lingua direttamente senza venire a contatto con altre superfici.

I granuli ed i globuli Cemon vanno lasciati sciogliere in bocca e se possibile sotto la lingua (per i bambini nessun problema anche se li fanno sciogliere in bocca e non necessariamente sotto la lingua). Questo perché l’assorbimento perlinguale è più veloce e l’effetto del prodotto risulta più rapido.

E’ inoltre opportuno evitare di assumere il rimedio omeopatico dopo aver mangiato cibi o assunto bevande da un forte sapore come menta e caffè, questo perché potrebbero alterare l’assorbimento sublinguale del medicinale. Non sono generalmente necessarie ulteriori precauzioni circa l’assunzione di cibi durante una cura omeopatica, ti consigliamo comunque di chiedere informazioni al tuo medico circa ulteriori accortezze alimentari da adottare.

Avvertenze

Le piante, i loro estratti e più in generale i prodotti erboristici e gli integratori alimentari non sono medicinali ne prodotti curativi e pertanto ad essi non vengono riconosciute dalla legge proprietà terapeutiche o capacità di cura delle malattie umane. Le informazioni riportate hanno solo fine illustrativo e divulgativo, sono prive di fini pubblicitari e si ricorda che in caso di patologie o disturbi è necessario un consulto medico prima di intraprendere qualsiasi terapia.

Per tale ragione tutte le notizie e le informazioni qui riportate, in particolare quelle riguardanti dosaggi, posologie, descrizioni e relative proprietà attribuiti ai prodotti, non sono consigli medici ma bensì hanno unicamente finalità divulgativa e informativa di tipo culturale, botanico, storico o salutistico e sono riferite alla bibliografia qui riportata.

Tali informazioni non necessariamente traggono origine da dati scientifici clinicamente dimostrati, ma posso provenire anche solamente dall’uso erboristico tradizionale o da ricerche empiriche non confermate scientificamente, senza un’adeguata verifica della corrispondenza tra gli studi su singole piante o ingredienti e le reali attività degli stessi sull’uomo.

Per questi motivi le informazioni qui riportate non possono sostituire in nessun caso il parere del medico o di altri operatori sanitari legalmente abilitati alla professione, non devono essere utilizzate per assumere decisioni riguardanti la propria salute, eventuali terapie mediche o assunzione di medicinali. In caso di disturbi, patologie o allergie consultate sempre prima il vostro medico curante.

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